7 Novembre 2021
POMODORO D.O.P. (Denominazione di Origine Protetta)
Zona di produzione – Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop – Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop: Quantità prodotte – “Il pomodoro D.O.P.: l’oro rosso alla conquista del globo” – Marchi di tutela – Le procedure e i controlli
Il pomodoro S. Marzano si coltiva soprattutto nell’Agro Sarnese Nocerino, una vasta pianura situata in provincia di Salerno e nell’Acerrano-Nolano, situato in provincia di Napoli.
E’ compreso anche il territorio dei comuni di Montoro Inferiore e Montoro Superiore, in Provincia di Avellino.
Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop
- • Tipologia: Ortaggio
- • Descrizione: Il Pomodoro San Marzano ha una forma allungata e parallelepipeda, lunga da 60 a 80 millimetri; è acquoso e quasi privo di semi, ha una buccia liscia e facilmente staccabile
- • Caratteristiche: Il Pomodoro San Marzano ha un sapore e un profumo inconfondibili
- • Zona di produzione: La zona di produzione si estende a quarantuno comuni delle province di Napoli, Salerno e Avellino
- • Presenza sul mercato: Tutto l’anno
- • Riferimenti normativi: Registrazione europea con regolamento CE n. 1263/96 pubblicato sulla GUCE L163/96 del 2 luglio 1996
Pomodoro S. Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino Dop: Quantità prodotte
- • 2000: 2330 (tonn) – dati organismo di controllo
- • 2001: 3000 (tonn) – dati Consorzio di tutela
- • 2002: 1296943 (kg) – dati Consorzio di tutela
Fonte: Consorzio DOP San Marzano
Convegno
“Il pomodoro D.O.P.: l’oro rosso alla conquista del globo”
Venerdì 19 novembre 2004 si è tenuto, presso il ristorante “Malaga” a San Marzano sul Sarno, il Convegno “Il Pomodoro D.O.P.: l’oro rosso alla conquista del globo”.
Tale convegno è stato promosso dall’amministrazione comunale di San Marzano ed è stato volto a valorizzare il pomodoro, prodotto tipico del territorio, conosciuto e apprezzato quale alimento fondamentale della dieta mediterranea.
Il programma portante del convegno è stato così strutturato:
- • Relazione introduttiva:
Notizie-storico-descrittive relative al pomodoro San Marzano
dott. Franco Grimaldi, sindaco di San Marzano sul Sarno
- • Intervento dell’Assessore all’Agricoltura del comune di San Marzano sul Sarno
sig. Pasquale Farina
- • Interventi dei relatori
- • Caratteristiche scientifiche e proprietà organolettico-nutritive del “San Marzano”
dott.ssa Patrizia Salomone, dottorata in biotecnologie alimentari, specialista in scienze dell’alimentazione
- • Produzione e trasformazione del pomodoro San Marzano
rag. Gaetano Oliva, imprenditore responsabile della SICA s.r.l.
- • Marketing e promozione del pomodoro San Marzano
dott. Francesco Senesi, consigliere d’amministrazione della Lodato s.p.a./Conserve Annalisa
- • Percorso evolutivo della certificazione del pomodoro San Marzano DOP
dott. Nicola Anacleria, direttore del Consorzio tutela San Marzano DOP Castel San Giorgio
- • Relazione conclusiva: Opportunità di sviluppo per il territorio di pertinenza del San Marzano DOP
sen. Michele Pinto , già Ministro delle politiche agricole
Marchi di tutela
Proviamo ad addentrarci nell’universo dei marchi di tutela previsti dall’Unione Europea e a capirne il significato.
Questi i marchi predisposti per il settore agro-alimentare:
- • Marchio DOP – Denominazione di Origine Protetta (Reg. CE 2081/92)
Definisce un prodotto originario di una certa regione o paese, le cui caratteristiche sono essenzialmente o esclusivamente dipendenti dall’origine geografica (intesa come un insieme di fattori naturali e umani).
Inoltre, tutte le fasi della produzione devono avvenire nella zona determinata.
- • Marchio IGP – Indicazione Geografica Protetta (Reg. CE 2081/92)
Definisce un prodotto originario della regione o paese le cui caratteristiche possano essere ricondotte all’origine geografica. Almeno una fase della produzione deve avvenire nella zona individuata.
- • Marchio STG – Specialità Tradizionale Garantita (Reg. CE 2082/92)
Definisce un prodotto le cui materie prime, la composizione o ricetta, il metodo di produzione o la trasformazione sono di tipo tradizionale.
Le procedure e i controlli
Affinchè un prodotto tipico possa ottenere uno dei marchi di tutela, è necessario che i produttori presentino apposita domanda all’Unione Europea.
Attraverso un’attenta istruttoria, si verifica che il prodotto possegga i requisiti previsti dalla legge e soprattutto che la tecnica di produzione risponda alle regole del Disciplinare di Produzione.
Solo ove l’esito di queste indagini fosse positivo, il prodotto potrà ottenere e fregiarsi di uno dei suddetti riconoscimenti. Una volta superata questa fase, la corrispondenza del prodotto tipico alle norme del Disciplinare è costantemente garantita da appositi organismi di controllo imparziali ed indipendenti.
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